La sanzione pecuniaria prevista dall'art. 167, comma 5, del d.lgs. 42/2004 per la realizzazione di opere edilizie in assenza di autorizzazione paesaggistica deve essere determinata in misura pari al maggior importo tra il danno arrecato e il profitto conseguito, senza applicare il limite minimo dell'80% del costo di costruzione stabilito dalla legge regionale, in quanto tale previsione è stata dichiarata costituzionalmente illegittima dalla Corte Costituzionale. Pertanto, l'amministrazione comunale è tenuta a rideterminare l'ammontare della sanzione pecuniaria dovuta dalla società, escludendo l'applicazione del suddetto limite minimo e parametrando l'importo al profitto effettivamente conseguito, in conformità ai principi fissati dalla normativa nazionale. La cartella di pagamento emessa sulla base dell'ordinanza comunale che aveva applicato il criterio di calcolo ritenuto illegittimo deve essere conseguentemente annullata in via derivata.