Cassazione penale Sez. II sentenza n. 51154 del 18 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:51154PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza che dichiara inammissibile l'appello proposto ai sensi dell'art. 322-bis c.p.p. contro il provvedimento di rigetto della richiesta di revoca del sequestro preventivo è ammissibile solo per violazione di legge, intesa come mancanza assoluta di motivazione o presenza di motivazione meramente apparente, e non per illogicità manifesta della motivazione, censurabile solo attraverso il motivo di cui all'art. 606, lett. e), c.p.p. Pertanto, il ricorso che denunci il vizio di motivazione e non faccia riferimento a specifiche violazioni di legge è inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Pescara, in data 28.5.2013.

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dott. DAVIGO Piercamillo.

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dott. RIELLO Luigi, il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza 24.12.2012 il Tribunale di Pescara, adito ai sensi dell'articolo 322 bis c.p.p., dichiarava l'inammissibilita…

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