Consiglio di Stato sentenza n. 3067 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:3067SENT

Massima

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Il provvedimento di diniego di accertamento di conformità edilizia ex art. 36 del d.P.R. n. 380/2001 diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, qualora il richiedente abbia successivamente ottenuto il permesso di costruire in sanatoria per il medesimo manufatto, in quanto il provvedimento impugnato perde la sua attualità e rilevanza giuridica. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in applicazione del principio di economia processuale e di concentrazione del contenzioso, compensando le spese di giudizio in ragione dell'esito in rito della controversia. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il provvedimento di diniego di accertamento di conformità edilizia ex art. 36 del d.P.R. n. 380/2001 diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, qualora il richiedente ottenga successivamente il permesso di costruire in sanatoria per il medesimo manufatto. Ciò in quanto il provvedimento impugnato perde la sua attualità e rilevanza giuridica, essendo stato superato dal rilascio del titolo edilizio in sanatoria. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in applicazione del principio di economia processuale e di concentrazione del contenzioso, compensando le spese di giudizio in ragione dell'esito in rito della controversia. La massima giuridica così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente, applicabile a casi analoghi e contiene le principali argomentazioni e ragionamenti presenti nella sentenza.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/03/2023

N. 03067/2023REG.PROV.COLL.

N. 09108/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 9108 del 2018, proposto da ((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati Francesco e ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio in Roma, via Panama 74;

contro

Comune di Sparanise, in persona del sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale Castrense 7;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Campania - sede di Napoli (sezione sesta) n. 2163/2018

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto l’atto di costituzi…

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