Il titolare di un'autorizzazione edilizia e paesaggistica stagionale ha l'obbligo di provvedere allo smontaggio delle strutture alla fine di ogni stagione estiva, in ossequio alla clausola di stagionalità contenuta nel titolo autorizzativo. Tale obbligo non può essere eluso mediante la mera presentazione di una istanza per il mantenimento annuale delle strutture, la cui valutazione da parte dell'amministrazione è limitata all'annualità successiva e non può protrarsi sine die. Pertanto, il mancato smontaggio delle strutture entro il termine previsto legittima l'adozione di un provvedimento sanzionatorio di ripristino dello stato dei luoghi, anche qualora sia sopraggiunto il termine iniziale della nuova stagione estiva, in quanto tale circostanza non esclude la pregressa violazione dell'obbligo di smontaggio. L'amministrazione è tenuta a pronunciarsi sull'istanza per il mantenimento annuale entro il termine previsto dalla legge, decorso il quale il privato può avvalersi degli strumenti di tutela avverso il silenzio o l'inerzia della pubblica amministrazione. Il titolare dell'autorizzazione stagionale non può, pertanto, invocare l'inerzia dell'amministrazione per sottrarsi all'obbligo di smontaggio delle strutture, dovendo diligentemente attivare i rimedi giurisdizionali avverso il silenzio serbato sulla sua istanza.