Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26679 del 17 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:26679PEN

Massima

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La confisca di prevenzione dei beni, disposta ai sensi della legge n. 575 del 1965, è suscettibile di revoca ex tunc ai sensi della legge n. 1423 del 1956, art. 7, comma 2, qualora sia affetta da invalidità genetica per difetto di uno o più presupposti di legge, quali la pericolosità sociale del proposto, la disponibilità diretta o indiretta del bene da parte del medesimo soggetto, la sproporzione del valore dei beni rispetto al reddito dichiarato o all'attività svolta o l'essere il bene frutto di attività illecite o del reimpiego di profitti illeciti. Tuttavia, la prova nuova che consente la revoca della misura di prevenzione deve presentarsi, nel quadro di un ponderato scrutinio degli elementi a suo tempo acquisiti, come un fattore che determini una decisiva incrinatura del corredo fattuale sulla cui base era intervenuta la decisione, non essendo sufficiente evocare un qualsiasi elemento favorevole che finirebbe per trasformare un istituto che ha il carattere di rimedio straordinario in una non consentita forma di impugnazione tardiva. La presunzione di illecita provenienza dei beni sottoposti a confisca di prevenzione ha natura di presunzione relativa, sicché è onere del soggetto inciso allegare fatti, situazioni o eventi idonei, in modo ragionevole e plausibile, a indicare la lecita provenienza dei beni; tuttavia, la mera prova della disponibilità di ulteriori somme di denaro rispetto a quelle già considerate nel procedimento di confisca non è sufficiente a travolgere il precedente giudicato, dovendosi invece fornire la prova della provenienza lecita di tali somme e del loro impiego per l'acquisto dei beni confiscati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaeta - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 05/07/2018 della CORTE APPELLO di BARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. GAETANO DI GIURO;
lette le conclusioni del PG, Dott.ssa Casella Giuseppina, che chiede il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Bari, con il decreto indicato in epigrafe, ha rigettato l'appello proposto nell'interesse di (OMISSIS) e (OMISSIS) avverso il decreto del Tribunale d…

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