Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24186 del 20 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:24186PEN

Massima

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Il terzo titolare di un diritto di credito, quale il promissario acquirente che abbia corrisposto il prezzo pattuito in una scrittura privata di compravendita cui non sia seguita la stipula del contratto definitivo, non può essere considerato "terzo cui appartengono i beni" ai sensi della Legge n. 575 del 1965, art. 2-ter, comma 5, e pertanto non è legittimato a intervenire nel procedimento di prevenzione finalizzato all'applicazione della misura di confisca. Tuttavia, al termine del procedimento di confisca, tale terzo può proporre incidente di esecuzione al fine di far valere i propri diritti, dimostrando la propria buona fede e il proprio affidamento incolpevole, in quanto la tutela dell'affidamento incolpevole del terzo estraneo all'attività illecita del proposto costituisce un principio generale che permea l'intero ordinamento giuridico e non può essere sacrificato in nome del preminente interesse pubblico sotteso alle misure di prevenzione patrimoniale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GEMELLI Torquato - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. GIRONI Emilio Giovanni - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GR. GI. GA. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 10/01/2007 TRIBUNALE di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASSANO MARGHERITA;

lette le conclusioni del P.G. Dr. IZZO Gioacchino, che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 10 gennaio 2007 il Tribunale di Palermo, sezione misure di prevenzione, dichiarava inammissibile l'in…

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