Cassazione penale Sez. III sentenza n. 47725 del 19 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:47725PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per il reato di detenzione e cessione di sostanza stupefacente è legittima quando la ricostruzione del fatto da parte dei giudici di merito, adeguatamente motivata, evidenzia la continuità e l'intensità dei traffici illeciti, il rinvenimento di denaro, la predisposizione di presidi di controllo per eludere l'intervento della polizia, a prescindere dalla quantità modesta della sostanza detenuta. La pena irrogata, determinata nel minimo edittale con la concessione delle circostanze attenuanti generiche, è congrua e non sindacabile in sede di legittimità, salvo che non sia frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico. La rinuncia ai motivi di appello relativi all'assoluzione preclude la possibilità di dedurre vizi di motivazione in sede di legittimità, in quanto determina l'inammissibilità sopravvenuta dei motivi oggetto di rinuncia. Infine, il ricorrente che intende dedurre il vizio di travisamento della prova ha l'onere di indicare in modo specifico ed inequivoco gli atti processuali che sarebbero stati travisati, allegandoli o trascrivendoli integralmente nel ricorso, a pena di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/03/2017 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LUCA SEMERARO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. GAETA PIETRO, che conclude per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza del 6 marzo 2017, la Corte di appello di Napoli ha confermato la sentenza d…

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