Il rilascio dell'accreditamento istituzionale per strutture sanitarie e socio-sanitarie è subordinato al rispetto dei criteri indicati dalla normativa, tra cui il fabbisogno di assistenza e il possesso dei requisiti prescritti. Tuttavia, in situazioni di emergenza, come quella determinata dalla pandemia da COVID-19, l'amministrazione può legittimamente disporre la sospensione o il differimento dei procedimenti di accreditamento, al fine di prioritariamente implementare posti di residenza a diretta gestione delle Aziende Sanitarie Locali, in attesa della revisione del modello assistenziale. Tale scelta, rientrante nella discrezionalità tecnica dell'amministrazione, non può essere censurata in sede giurisdizionale ove risulti adeguatamente motivata e non si ponga in contrasto con i principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa di cui all'art. 97 della Costituzione. Inoltre, il protrarsi del procedimento oltre i termini ordinari previsti dalla legge può essere giustificato dalla necessità di acquisire i pareri e le valutazioni necessarie per la riorganizzazione del servizio, nonché dal sopravvenuto stato di emergenza sanitaria, che ha comportato la sospensione e il differimento dei procedimenti amministrativi fino al termine del periodo emergenziale.