Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 10614 del 17 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:10614PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La retrodatazione della custodia cautelare ai sensi dell'art. 297, comma 3, c.p.p. non opera quando i procedimenti penali, pur connessi, sono istruiti da diverse Procure della Repubblica, in quanto in tal caso manca il requisito dell'anteriorità temporale del momento consumativo del reato oggetto della seconda ordinanza cautelare rispetto alla prima. Inoltre, il Tribunale del riesame può legittimamente escludere l'applicabilità della retrodatazione quando, nonostante l'unità del disegno criminoso, gli elementi indiziari a carico dell'indagato per il reato oggetto della seconda ordinanza cautelare non erano ancora noti al momento dell'emissione della prima ordinanza, in ragione della complessità delle indagini e della ponderosità della documentazione investigativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. MANNINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DI. FE. Do. , n. il (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Napoli 6 maggio 2009 nel proc. pen. n. 10550/08 RIMC Pers..

Sentita la relazione svolta dal Cons. Dott. S. F. MANNINO;

Sentita la requisitoria del PROCURATORE GENERALE, in persona del Dr. DELEHAYE Enrico, il quale ha concluso per il rigetto del ricorso.

Osserva:

IN FATTO E DIRITTO

Con ordinanza del 6 maggio 2009 nel proc. …

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