Il falso in atto pubblico per induzione si configura quando l'atto pubblico, giuridicamente rilevante, è sostanzialmente e formalmente riferibile all'attività di attestazione o di verifica del pubblico ufficiale. Tuttavia, il mero rilascio di un'autorizzazione amministrativa da parte di un ente pubblico, come la licenza comunale per l'esercizio di un'attività, non integra gli estremi del falso in atto pubblico per induzione, in quanto il pubblico funzionario si limita a prendere atto dell'esistenza di tale autorizzazione senza svolgere alcuna attività di accertamento o di verifica. Pertanto, la condanna per il reato di falso in atto pubblico per induzione nei confronti del pubblico funzionario che ha rilasciato l'immatricolazione di un veicolo ad uso taxi sulla base di una licenza ottenuta con false dichiarazioni, è illegittima, in quanto la licenza comunale non costituisce un atto pubblico rientrante nella sfera di competenza del pubblico ufficiale.