Cassazione penale Sez. III sentenza n. 20233 del 22 maggio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:20233PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La misura cautelare personale può essere legittimamente applicata dal giudice territorialmente competente, anche se diverso dal giudice che ha convalidato il fermo o l'arresto, in quanto la competenza funzionale per la convalida non si traduce automaticamente in competenza esclusiva e derogatoria per l'adozione del provvedimento cautelare. L'eventuale incompetenza del giudice che ha emesso la misura cautelare non determina l'invalidità derivata di quest'ultima, essendo necessaria una formale dichiarazione di incompetenza affinché la misura perda efficacia, salvo che il giudice competente non provveda a rinnovarla entro venti giorni. Il pubblico ministero non ha l'obbligo di trasmettere al giudice del riesame tutti gli atti del fascicolo, ma solo quelli rilevanti ai fini della richiesta cautelare, potendo utilizzare anche relazioni di polizia giudiziaria che riassumano gli esiti delle indagini svolte. In tema di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, la prova del vincolo associativo può desumersi anche dalla commissione dei singoli reati-fine e dalle loro modalità esecutive, quando queste rivelino la sussistenza di una struttura organizzativa stabile e funzionale a un programma criminoso. Ai fini della sussistenza del pericolo di reiterazione del reato, il giudice può legittimamente desumere tale pericolo dalle modalità della condotta contestata, anche se risalente nel tempo, senza che sia necessaria la prova di un'attualità e concretezza immediata della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta da

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente -

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Relatore -

Dott. ANDRONIO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Co.On. nato il Omissis in T
avverso la ordinanza del 25/08/2023 del tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto
Procuratore generale dr. ((omissis)) che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udite le conclusioni del difensore avv.to Gi.St. che ha insistito per
l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con ordinanza indicata in epigrafe, il tribunale del riesame di Palermo, adito ne…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.