Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13561 del 4 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:13561PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel dichiarare inammissibile il ricorso per cassazione proposto dall'imputata avverso la sentenza di condanna al risarcimento dei danni in favore della parte civile, afferma il principio secondo cui il termine di trenta giorni per l'impugnazione decorre dalla data di deposito della sentenza e non dalla sua semplice comunicazione, con la conseguente condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, nonché alla rifusione delle spese sostenute dalla parte civile. Tale principio si fonda sulla necessità di assicurare il rispetto dei termini di legge per l'esercizio del diritto di impugnazione, a garanzia del contraddittorio e della ragionevole durata del processo, senza che il giudice di legittimità possa sostituirsi all'attività del pubblico ministero nel proporre l'impugnazione, né possa omettere di motivare in ordine alle spese di costituzione della parte civile. Il giudice di merito, inoltre, è tenuto ad affrontare funditus la questione dell'attendibilità della persona offesa e delle ragioni che avrebbero indotto l'imputata a tenere una determinata condotta, al fine di pervenire ad una corretta ricostruzione del fatto e ad una adeguata motivazione della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - rel. Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. ME. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 6072/2009 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 05/11/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/03/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PALLA Stefano;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. RIELLO Luigi che ha concluso per il rigetto;

Udito, per la parte civile, l'Avv. Lanzotti C.;

Udito il difensore Avv. …

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