Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31247 del 9 agosto 2021

ECLI:IT:CASS:2021:31247PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato dal giudice in termini di concretezza e attualità, sulla base di elementi fattuali specifici e aggiornati, che consentano di formulare una prognosi motivata circa la possibilità di condotte reiterative da parte dell'indagato. Tale valutazione non può fondarsi esclusivamente sulla gravità dei reati contestati o su elementi temporalmente distanti, ma deve tener conto anche di eventuali mutamenti intervenuti nella sfera personale e professionale dell'indagato, come la cessazione di cariche pubbliche precedentemente ricoperte. In assenza di circostanze concrete e attuali idonee a comprovare il perdurante pericolo di reiterazione, la misura cautelare deve essere revocata o sostituita con una meno afflittiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

Dott. RICCIO Stefania - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Avezzano;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 12/03/2021 del Tribunale di L'Aquila;
esaminati gli atti e letti il ricorso e la ordinanza impugnata;
udita la relazione del Consigliere, Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo: a) l'annullamento dell'ordinanza impugnata limitatamente al capo 34…

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