Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3798 del 24 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:3798PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare l'ordinanza del tribunale del riesame che ha confermato l'applicazione di una misura cautelare, non può riesaminare gli elementi fattuali e probatori valutati dal giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare la congruità e la logicità della motivazione, senza poter entrare nel merito delle valutazioni di fatto compiute dal tribunale del riesame. In particolare, il giudice di legittimità non può sindacare la valutazione degli indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, essendo tali apprezzamenti riservati in via esclusiva al giudice del merito, né può censurare la motivazione per presunte illogicità o carenze, se queste non risultino in modo evidente dal testo del provvedimento impugnato e non siano state specificamente dedotte dalla difesa nel procedimento di riesame. Il controllo di legittimità è, pertanto, circoscritto alla verifica della presenza di una motivazione giuridicamente significativa e scevra da evidenti vizi logici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 14/2012 TRIB. LIBERTA' MINORI di VENEZIA, del 28/08/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FABRIZIO DI MARZIO;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) sulla inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale per i minorenni di Venezia, decidendo sulla richiesta di riesame proposta dalla difesa di (OMISSIS) avv…

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