Il silenzio inadempimento della pubblica amministrazione nell'ambito del procedimento di autorizzazione paesaggistica ex art. 146 d.lgs. 42/2004 è illegittimo e obbliga l'amministrazione a provvedere espressamente sulla relativa istanza entro il termine previsto dalla legge. L'amministrazione, una volta avviato il procedimento, è tenuta a concluderlo con un provvedimento espresso, anche di diniego, al fine di garantire il diritto del privato a ottenere una decisione tempestiva e motivata. Il mancato rispetto del termine di conclusione del procedimento, fissato dalla legge in 60 giorni, integra un'ipotesi di silenzio inadempimento, che legittima il privato a proporre ricorso giurisdizionale per l'accertamento dell'obbligo dell'amministrazione di provvedere. L'adozione del provvedimento espresso, anche successivamente alla proposizione del ricorso, non determina l'improcedibilità del giudizio, ma comporta la condanna dell'amministrazione alle spese di giudizio in ragione della soccombenza virtuale derivante dall'adozione tardiva dell'atto. Il principio di effettività della tutela giurisdizionale impone all'amministrazione di concludere il procedimento con un provvedimento espresso, al fine di garantire al privato il diritto a ottenere una decisione tempestiva e motivata sulla propria istanza, evitando il protrarsi di una situazione di incertezza giuridica.