Consiglio di Stato sentenza n. 3401 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:3401SENT

Massima

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L'annullamento in autotutela di un provvedimento amministrativo, anche a distanza di tempo dal suo rilascio, deve essere adeguatamente motivato dalla pubblica amministrazione in ordine alla sussistenza di un attuale e concreto interesse pubblico che giustifichi il sacrificio dell'interesse del privato, nel rispetto del principio di proporzionalità e del legittimo affidamento. L'amministrazione non può limitarsi a invocare il mero ripristino della legalità, ma deve esternare le ragioni specifiche che rendono necessario l'annullamento, tenendo conto anche degli effetti già prodotti dal provvedimento annullato. Inoltre, qualora l'amministrazione abbia in precedenza ritenuto legittimo il provvedimento, il successivo annullamento in autotutela deve essere adeguatamente giustificato in relazione al mutamento di valutazione. Infine, l'amministrazione è tenuta a valutare con diligenza e tempestività gli effettivi profili di sicurezza pubblica, senza omettere di acquisire i necessari pareri e autorizzazioni, prima di procedere all'annullamento.

Sentenza completa

N. 02094/2013
REG.RIC.

N. 03401/2014REG.PROV.COLL.

N. 02094/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2094 del 2013, proposto da
LIDL Italia s.r.l., in persona del procuratore speciale, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest'ultimo, in Roma, Via F. Confalonieri, 5;

contro

Comune di Marino, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)), in Roma, corso Trieste, 185;
Provincia di Roma, in persona del Presidente in carica, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)) con domicilio eletto presso la sede dell'Avvocatura della Provincia di Roma, in Roma, via…

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