Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22447 del 4 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:22447PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La misura cautelare della custodia in carcere può essere disposta a carico di un imputato solo in presenza di gravi indizi di colpevolezza e di esigenze cautelari, debitamente motivate dal giudice. Tali presupposti devono essere valutati con particolare attenzione, tenendo conto di tutti gli elementi a favore e a carico dell'imputato, inclusi quelli emersi dalle indagini difensive. Il giudice è inoltre tenuto a motivare adeguatamente in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, all'adeguatezza e proporzionalità della misura cautelare disposta, nonché all'insussistenza di diritti fondamentali dell'imputato che potrebbero essere lesi dalla misura stessa, come il diritto alla riservatezza delle comunicazioni con il difensore. L'omissione o la carenza di tali valutazioni e motivazioni comporta l'illegittimità del provvedimento cautelare. Inoltre, le intercettazioni telefoniche disposte nell'ambito di un procedimento penale devono rispettare i requisiti di indispensabilità e di sussistenza di gravi indizi di reato, pena la loro inutilizzabilità. Infine, la misura cautelare della custodia in carcere non può essere disposta per reati configurati come tentati, in assenza di gravi indizi di colpevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. AGRO' ((omissis)) - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DI. VI. Gr. e da DI. VI. Ro. ;

contro l'ordinanza 26 novembre 2007 del Tribunale di Roma.

Udita la relazione del Consigliere Dott. ((omissis))no Agro'.

Udito il P.G. Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito per i ricorrenti l'avvocato FORTUNA Saverio.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Roma…

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