Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16043 del 27 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:16043PEN

Massima

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Il delitto di usura si configura quando il soggetto attivo, approfittando dello stato di bisogno della persona offesa, le fa promettere o corrispondere interessi o altri vantaggi usurari, in misura sproporzionata rispetto alla prestazione di denaro o di altra utilità. La consumazione del reato si realizza al momento della pattuizione degli interessi usurari, a prescindere dall'effettiva corresponsione degli stessi, essendo sufficiente la mera promessa. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che il soggetto attivo abbia ottenuto la restituzione del capitale o il pagamento degli interessi, essendo sufficiente che egli si sia prestato a stipulare un contratto simulato, come l'acquisto di un bene con relativo finanziamento, al fine di consentire alla persona offesa di onorare un debito usurario contratto con un terzo. Inoltre, il concorso nel reato di usura può configurarsi anche in capo a chi, pur non essendo il diretto erogatore del prestito, abbia consapevolmente agevolato la realizzazione della condotta usuraria, ad esempio partecipando alla riscossione degli interessi o alle attività volte a consentire il pagamento del debito. Infine, ai fini della distinzione tra il reato di estorsione e quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, non rileva l'intensità o la gravità della violenza o della minaccia, ma l'elemento psicologico dell'autore e la finalità perseguita, dovendo accertarsi se la condotta sia stata posta in essere al fine di costringere la persona offesa a soddisfare una pretesa ritenuta ingiusta, ovvero per esercitare un diritto di credito, ancorché in modo illegittimo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/02/2019 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ARIOLLI GIOVANNI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore TOCCI STEFANO;
Il Proc. Gen. conclude per l'ina…

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