Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17086 del 17 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:17086PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, richiede, oltre alla prova della commissione dei reati-fine, l'accertamento di elementi ulteriori idonei a dimostrare la stabilità dell'accordo associativo e la consapevole volontà del partecipe di farne parte in maniera continuativa, avvalendosi delle risorse dell'organizzazione e contribuendo al suo mantenimento. Tali elementi non possono essere desunti esclusivamente dalla prova di singoli episodi di cessione di stupefacenti, ma devono emergere da un quadro indiziario complessivo, che evidenzi il carattere stabile e organizzato dell'attività illecita, la consapevolezza del partecipe dell'esistenza dell'associazione e la sua volontà di contribuire al suo mantenimento. In particolare, rilevano a tal fine il dato temporale, la natura esclusiva del rapporto commerciale, la modalità di approvvigionamento e di cessione della droga, nonché ogni altro elemento di fatto idoneo a confermare la stabilità dell'accordo e la partecipazione consapevole del soggetto all'associazione. Ove tali elementi non emergano con sufficiente chiarezza dal materiale probatorio, non può ritenersi integrata la fattispecie associativa, dovendosi eventualmente configurare un concorso nel reato di spaccio di stupefacenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 03/12/2013 del Tribunale di Lecce;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Anna Petruzzellis;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale POLICASTRO Aldo, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata, limitatamente al Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, artic…

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