Il decreto di occupazione d'urgenza preordinata all'espropriazione, adottato ai sensi dell'art. 22-bis del D.P.R. 327/2001, non richiede la comunicazione di avvio del procedimento di cui all'art. 7 della L. 241/1990, in quanto tale provvedimento ha natura meramente esecutiva e attuativa rispetto alla precedente dichiarazione di pubblica utilità dell'opera, la quale costituisce il momento in cui si esplicano le scelte discrezionali dell'amministrazione e si realizza la partecipazione procedimentale del privato interessato. Pertanto, l'amministrazione espropriante non è tenuta a dare avviso di inizio del procedimento diretto all'emanazione del decreto di occupazione d'urgenza, in quanto tale atto si pone in posizione servente e meramente esecutiva rispetto alla dichiarazione di pubblica utilità, senza che possa utilmente immaginarsi un apporto collaborativo del privato espropriando. Inoltre, il decreto di occupazione d'urgenza, legittimamente motivato in ordine ai presupposti che ne giustificano l'adozione, non può essere sindacato nel merito delle scelte tecnico-discrezionali operate dall'amministrazione, essendo tali valutazioni insindacabili in sede giurisdizionale.