Il vizio totale di mente, pur non essendo escluso in modo definitivo, non determina il proscioglimento dell'imputato per difetto di imputabilità ai sensi dell'art. 88 c.p. qualora la motivazione della sentenza abbia adeguatamente escluso la sussistenza di tale vizio al momento della commissione del fatto. La remissione di querela da parte delle persone offese, anche se precedente al giudizio di legittimità, determina l'estinzione del reato ai sensi dell'art. 152 c.p., rilevabile d'ufficio dalla Corte di Cassazione anche in assenza di specifico motivo di ricorso, non essendo impedita dalla formazione del giudicato sulla insussistenza della volontà di rimettere la querela da parte del giudice di merito. Il dubbio sull'esistenza di una causa di estinzione del reato impone la pronuncia della sentenza di non doversi procedere ai sensi dell'art. 531 c.p.p., comma 2.