Consiglio di Stato sentenza n. 8511 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:8511SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha stabilito che la normativa sul condono edilizio di cui all'art. 39 della legge n. 724 del 1994 e all'art. 35, comma 14, della legge n. 47 del 1985 pone condizioni rigide e tassative per consentire il completamento di opere abusive oggetto di domanda di condono, prevedendo l'obbligo di notificare al Comune il proprio intendimento di completare i lavori, allegando una perizia giurata o documentazione avente data certa sullo stato dei lavori, nonché il divieto di iniziare i lavori prima di trenta giorni dalla notificazione. Il mancato rispetto di tali prescrizioni, anche in caso di modeste modifiche alle opere, determina l'illegittimità del condono e la conseguente legittimità dell'ordine di demolizione, senza che assuma rilevanza la pendenza di una domanda di compatibilità paesaggistica o la sproporzione della sanzione rispetto alla tipologia delle opere, atteso che la valutazione dell'abuso edilizio deve essere svolta in modo globale e unitario, considerando l'insieme degli interventi realizzati in violazione della normativa edilizia. Inoltre, l'ordine di demolizione, avendo natura di atto vincolato, non richiede una particolare motivazione in ordine alla sussistenza di uno specifico interesse pubblico al ripristino della legalità violata, anche quando sia decorso un considerevole lasso di tempo dalla commissione dell'abuso, salvo che l'affidamento ingenerato nel privato presenti un carattere incolpevole.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/12/2021

N. 08511/2021REG.PROV.COLL.

N. 07199/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7199 del 2020, proposto da ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da Pec da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Ispani, in persona del Sindaco
pro tempore
, non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Campania, sezione staccata di Salerno, Sezione Seconda, 17 marzo 2020, n. 380;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 11 novembre 2021 il Co…

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