La titolarità della licenza per l'esercizio del servizio di taxi o dell'autorizzazione per l'esercizio del servizio di noleggio con conducente, ai fini del divieto di cumulo di cui all'art. 8, comma 2, della legge 15 gennaio 1992, n. 21, deve ritenersi in capo alla persona fisica che l'abbia conseguita, anche in caso di conferimento della licenza o autorizzazione ad organismi associativi previsti dall'art. 7 della medesima legge. Tale interpretazione, volta a prevenire situazioni di monopolio o oligopolio, è conforme al principio di libertà di iniziativa economica privata di cui all'art. 41 della Costituzione, il quale riconosce tale libertà purché non contrasti con l'utilità sociale. Pertanto, il divieto di cumulo di cui all'art. 8, comma 2, della legge n. 21/1992 trova applicazione anche nel caso in cui il singolo, persona fisica, gestisca in forma associata l'autorizzazione per il servizio di noleggio con conducente, in quanto la titolarità della licenza o autorizzazione deve precedere temporalmente e logicamente qualsiasi atto di associazione o di conferimento, con la conseguenza che la titolarità della licenza può essere acquisita solo da persone fisiche.