Cassazione penale Sez. I sentenza n. 51166 del 21 dicembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:51166PEN

Massima

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Il concorso anomalo nel reato, di cui all'art. 116 c.p., si configura quando l'agente, pur non avendo in concreto previsto il fatto più grave, avrebbe potuto rappresentarselo come sviluppo logicamente prevedibile dell'azione concordata, facendo uso della dovuta diligenza in relazione a tutte le circostanze del caso. Ciò si differenzia dal concorso ordinario ex art. 110 c.p., in cui il compartecipe ha previsto e accettato il rischio di commissione del delitto più grave. La valutazione della prevedibilità dell'evento deve essere effettuata in base al contesto fattuale, alle modalità dell'azione e a tutte le circostanze rilevanti del fatto, senza che la rapidità dell'azione possa di per sé escludere tale prevedibilità. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del concorso anomalo, deve quindi accertare se l'agente, pur non avendo voluto il fatto più grave, avrebbe dovuto rappresentarselo come conseguenza logicamente prevedibile della propria condotta, tenuto conto di tutti gli elementi del caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. MASI Paola - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F.A. - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/04/2023 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. RUSSO CARMINE;
lette le conclusioni del PG Dr. LETTIERI NICOLA, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 4 aprile 2023 il Tribunale del riesame di Catania ha parzialmente riformato l'ordinanza cautelare di applicazione della custodia in carcere nei confronti di (OMISSIS) emessa dal G.i.p. del Tribunale di Cat…

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