Il rinnovo tacito per sei anni delle concessioni demaniali marittime in corso di validità al momento dell'entrata in vigore della legge regionale n. 15 del 2005 è previsto dall'art. 1, comma 3, della medesima legge, senza alcuna distinzione tra concessioni per usi privatistici e concessioni per servizi pubblici o attività produttive. Tale disposizione, di carattere transitorio e derogatoria rispetto al regime ordinario, si applica a tutte le concessioni in corso di validità, indipendentemente dalla loro destinazione d'uso, purché sia stato tempestivamente richiesto il rinnovo e siano stati pagati i relativi canoni, salve le ipotesi di cui all'art. 42 del Codice della navigazione. L'Amministrazione non può negare il rinnovo di una concessione demaniale marittima in corso di validità al momento dell'entrata in vigore della legge regionale n. 15 del 2005, sulla base della mera circostanza che l'area sia adibita a usi privatistici, senza alcuna motivazione in ordine alla sussistenza di altri motivi ostativi previsti dalla legge. Il giudicato che ha annullato il provvedimento di diniego del rinnovo, fondato su tale erronea interpretazione normativa, vincola l'Amministrazione a dare esecuzione alla sentenza, senza poter reiterare il medesimo provvedimento illegittimo.