Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza breve n. 283 del 2021

ECLI:IT:TARVEN:2021:283SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di concessione di suolo pubblico, pur non attribuendo un diritto reale o personale definitivo in capo al privato, costituisce comunque una situazione giuridica soggettiva che può essere rimossa dalla pubblica amministrazione solo attraverso l'adozione di un provvedimento di revoca, nel rispetto dei presupposti e delle garanzie procedimentali previsti dall'ordinamento. In particolare, il potere di revoca, disciplinato dall'art. 21-quinquies della legge n. 241 del 1990, deve essere esercitato dalla pubblica amministrazione per sopravvenuti motivi di pubblico interesse, per il mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento dell'adozione del provvedimento originario, ovvero per una nuova valutazione dell'interesse pubblico iniziale. L'adozione del provvedimento di revoca deve essere preceduta dalla comunicazione di avvio del procedimento, salvo che non ricorrano ragioni di urgenza da esplicitare adeguatamente nella motivazione, al fine di garantire la partecipazione del privato e il contemperamento degli interessi in gioco. Inoltre, il provvedimento di revoca deve essere adeguatamente motivato in ordine alla sussistenza e all'attualità dell'interesse pubblico prevalente rispetto a quello del privato titolare della concessione, nonché in merito alla proporzionalità della misura adottata, verificando l'idoneità, la necessità e l'adeguatezza della stessa in relazione all'obiettivo perseguito. Infine, il provvedimento di convalida, con il quale la pubblica amministrazione interviene su un atto viziato per emendarlo dai vizi di illegittimità, deve dare chiara evidenza delle ragioni di interesse pubblico che giustificano tale intervento, indicare espressamente il vizio da sanare e manifestare in modo inequivoco la volontà di eliminarlo (c.d. "animus convalidandi"), senza limitarsi a una mera formalità.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/03/2021

N. 00283/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01459/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1459 del 2019, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Emanuela Brigato, rappresentata e difesa dagli avvocati Raffaele Bucci e Marco Antoniol, con domicilio eletto presso il loro studio in Dolo, via Cairoli, 129;

contro

Comune di Rosolina, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avv. Luigi Migliorini, con domicilio eletto presso il suo studio in Adria, via Pegolini 2;

Per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

per l'annullamento

1) della nota del Responsabile del VI Settore del Comune di Rosolina prot. n. …

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