Tribunale Amministrativo Regionale Friuli Venezia Giulia - Trieste sentenza n. 573 del 2019

ECLI:IT:TARFVG:2019:573SENT

Massima

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La realizzazione di una recinzione in legno lungo una strada comunale, a distanza inferiore ai cinque metri previsti dalle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale, costituisce un abuso edilizio che l'amministrazione comunale è tenuta a reprimere mediante l'adozione di un provvedimento di demolizione, in quanto tale manufatto, pur se agevolmente rimovibile, interferisce con il godimento della viabilità pubblica, introducendo una modificazione dell'assetto del territorio che deve essere arretrata al limite della fascia di rispetto stradale. Tale obbligo di arretramento, imposto dalle norme di piano, ha natura conformativa e non espropriativa del diritto di proprietà, non comportando alcuna limitazione di tale diritto tale da giustificare un indennizzo, atteso che la facoltà di erigere la recinzione rimane intatta, purché nel rispetto della distanza prescritta. La ragionevolezza di tale prescrizione normativa non può essere sindacata in relazione alle dimensioni della sede stradale, dovendo invece essere valutata in funzione dell'esigenza di garantire la massima fruibilità e sicurezza della circolazione viaria. Infine, l'eventuale tolleranza dell'amministrazione comunale nei confronti di situazioni analoghe ritenute abusive non può costituire un valido tertium comparationis per dedurre una disparità di trattamento, atteso che l'attività di controllo e repressione degli abusi edilizi è doverosa e vincolata nel contenuto, senza che rilevi la pregressa inerzia dell'ente.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/12/2019

N. 00573/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00302/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il ((omissis))

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 302 del 2016, proposto da
((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentate e difese dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Buia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Ino Pupulin, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
((omissis)) non costituita in giudizio;

per l'annullamento

dell'ordinanza n. 8/2016 di data 09 giugno 2016, prot. n. 07712, a firma del responsabile del settore tecnico del Comune di Buja, avente ad oggetto &…

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