E' inammissibile, per difetto di rilevanza, la questione di legittimità costituzionale dell'. 104 della legge 24 novembre 1981, n.. 689, che, nel riformulare l'. 175 cod. pen., non ha, nel primo comma della citata disposizione, tenuto conto della decisione n.. 225 del 1975 della corte costituzionale, reintroducendo così una norma espunta dall'ordinamento nella parte relativa alla esclusione della concessione di ulteriori non menzioni nel certificato del casellario nel caso di condanne, per reati anteriormente commessi, a pene che, cumulate con quelle già irrogate, non superassero i limiti di applicabilità del beneficio in parola; e ciò perché, essendo stato il beneficio negato per la sua non riferibilità ad un reato anteriormente commesso, risultano adempiute le condizioni di cui alle ricordate statuizioni dei giudici costituzionali, i quali, com'è noto, riconobbero la disparità di trattamento tra imputati giudicati con un'unica sentenza e imputati perseguiti con procedimenti distinti: imputati, questi, che, a differenza dei primi, non potevano godere del beneficio per un reato anteriormente commesso. (Non risultano precedenti - la richiamata sentenza dell'8 luglio 1975 n.. 225 della corte costituzionale è pubblicata in giust. pen., 1976, i, 33).