Tribunale Amministrativo Regionale Sardegna - Cagliari sentenza breve n. 821 del 2012

ECLI:IT:TARSAR:2012:821SENB

Massima

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L'annullamento in autotutela di un provvedimento amministrativo impugnato comporta la cessazione della materia del contendere, rendendo il ricorso improcedibile. In tali casi, il giudice amministrativo, pur condannando l'amministrazione al pagamento delle spese processuali, può contenere l'entità della condanna, tenuto conto del sollecito intervento in autotutela dell'amministrazione stessa. Il principio di diritto affermato mira a garantire l'economia processuale e l'efficienza dell'azione amministrativa, valorizzando l'esercizio del potere di autotutela da parte della pubblica amministrazione, che consente di porre rimedio tempestivamente agli errori o agli atti illegittimi, evitando un inutile dispendio di risorse pubbliche e private.

Sentenza completa

N. 00583/2012
REG.RIC.

N. 00821/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00583/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 583 del 2012, proposto da:
Martin Roberta Titolare Omonima Impresa Individuale, rappresentata e difesa dagli avv. Gianmarco Tavolacci e Barbara Bissoli, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Gianmarco Tavolacci in Cagliari, via Carbonia N.22;

contro

Comune di Olbia, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- dell'ordinanza n. 16 del 1° giugno 2012, notificata alla ricorrente in data 22 giugno 2012, con la quale il comune di Olbia ha ordinato, tra gli altri, anche a Roberta Martin, in qualità di proprietaria di beni immobili siti in…

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