Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 33486 del 18 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:33486PEN

Massima

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Il provvedimento che dispone la revoca o la modifica di una misura di prevenzione è impugnabile con appello e non con ricorso per cassazione. Tale principio è ormai consolidato nella giurisprudenza di legittimità, in quanto il giudizio sulla revoca della misura, involgendo nuovamente la questione di merito della pericolosità sociale del proposto, impone che alle parti siano assicurate le medesime garanzie connotanti il momento processuale dell'originaria imposizione della misura, a partire dai tre gradi di giudizio attraverso i quali può articolarsi il relativo procedimento. Inoltre, il sistema delle impugnazioni relative alle misure di prevenzione non ammette il ricorso per saltum diretto per cassazione, essendo questo previsto soltanto avverso le sentenze e non anche avverso i decreti e le ordinanze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto in data 30/05/2017 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CORBO Antonio;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa ZACCO Franca, che ha concluso per la restituzione degli atti alla Corte d'appello di Napoli, qualificata l'impugnazione quale appello.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto…

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