Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22396 del 11 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:22396PEN

Massima

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Il mancato deposito degli atti nella cancelleria del giudice procedente, e non la sola omissione dell'avviso di deposito al difensore, costituisce l'unica causa di nullità dell'ordinanza cautelare, in quanto solo tale mancanza determina l'impossibilità per il difensore di esaminare la documentazione a fondamento della richiesta. Pertanto, l'omessa notifica dell'avviso di deposito dell'ordinanza cautelare al difensore prima dell'interrogatorio non comporta alcuna nullità, essendo sufficiente che gli atti e i documenti su cui la richiesta si fonda siano resi disponibili nella cancelleria del giudice procedente, in modo da consentire al difensore l'effettiva possibilità di prenderne visione. La brevità del termine per l'esame del fascicolo processuale, purché consenta comunque l'effettiva possibilità di comparizione dell'interessato, non determina alcuna violazione di legge, essendo i termini per la notifica dell'invito a comparire espressamente disciplinati dall'art. 375 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - rel. Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TR. CA. SA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 859/2009 TRIB. LIBERTA' di MESSINA, del 19/01/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PRESTIPINO Antonio;

sentite le conclusioni del PG Dott. D'AMBROSIO Vito.

OSSERVA

Con ordinanza del 9.1.2010 il Tribunale del Riesame di Messina rigettava l'appello proposto dal difensore di Tr. Ca. Sa. avverso il p…

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