Tribunale Amministrativo Regionale Friuli Venezia Giulia - Trieste sentenza breve n. 194 del 2018

ECLI:IT:TARFVG:2018:194SENB

Massima

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Il decorso del tempo, anche ampio, dalla realizzazione di opere edilizie non impedisce l'adozione di provvedimenti repressivi da parte dell'amministrazione comunale, purché le opere siano state eseguite in epoca successiva all'entrata in vigore della normativa urbanistica comunale che ne prevedeva l'obbligo di preventivo titolo abilitativo. Tuttavia, qualora le opere siano state realizzate in data anteriore all'entrata in vigore di tale normativa, in area esterna al centro abitato e non assoggettata a piano regolatore generale, non è configurabile alcun abuso edilizio, in quanto, in quel periodo, non sussisteva l'obbligo di conseguire il preventivo titolo abilitativo, né l'amministrazione comunale aveva il potere di conformare l'attività edilizia. In tali ipotesi, l'ordinanza di demolizione adottata dall'amministrazione comunale risulta illegittima per difetto di presupposti.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/06/2018

N. 00194/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00098/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Friuli Venezia Giulia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 98 del 2018, proposto da
Gino Toso, rappresentato e difeso dall'avvocato Giuseppe Sbisà, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Trieste, via Donota n. 3;

contro

il Comune di Lignano Sabbiadoro, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Federico Rosati, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Trieste, via Donota, 3;

nei confronti

di Laura Toso non costituito in giudizi…

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