Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19776 del 16 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:19776PEN

Massima

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Il dolo omicidiario può essere desunto da una pluralità di elementi probatori convergenti, quali la parziale confessione dell'imputato, le dichiarazioni accusatorie dei suoi familiari, l'intercettazione ambientale di conversazioni incriminanti, il movente specifico del delitto, le dichiarazioni testimoniali sulla presenza della vittima nell'abitazione poco prima del fatto, gli esiti dell'esame autoptico e delle perizie medico-legali e biologiche, che confermino la dinamica dell'azione criminosa e la compatibilità delle lesioni con la volontà di cagionare la morte. Tali elementi probatori, valutati nel loro complesso e in modo logico e coerente, possono integrare la prova della responsabilità penale dell'imputato, anche in assenza di una confessione piena e di testimonianze oculari, purché siano tali da escludere ragionevoli dubbi sulla sua colpevolezza. Il giudice di merito, nel procedere a tale ricostruzione, gode di un ampio margine di discrezionalità nella valutazione delle prove, che non può essere sindacata in sede di legittimità se non per manifesta illogicità o travisamento dei fatti, essendo precluso il riesame del merito della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SILVESTRI Giovanni - Consigliere

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TO. JO. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 06/07/2007 CORTE ASSISE APPELLO di TRIESTE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CANZIO GIOVANNI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Palombarini G. che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA IN FATTO E IN DIRITTO

1. Con sentenza del 6/7/2007 la Cort…

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