Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28975 del 20 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:28975PEN

Massima

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Il contributo causale del singolo alla realizzazione del fine comune dell'associazione criminale deve essere accertato in concreto, attraverso l'individuazione di elementi che dimostrino la volontaria e consapevole partecipazione dell'imputato alle attività funzionali al mantenimento e al rafforzamento del sodalizio, non essendo sufficiente la mera disponibilità manifestata nei confronti di un singolo associato di rango apicale o la generica condivisione di intenti. Pertanto, la semplice attività di cessione di stupefacenti ai consumatori, pur integrando un apporto causale al raggiungimento del fine di profitto perseguito dall'organizzazione, non è di per sé sintomatica dell'effettivo inserimento dell'imputato nel contesto associativo, dovendosi accertare in concreto che tali condotte siano poste in essere consapevolmente e continuativamente avvalendosi delle risorse dell'organizzazione e con la coscienza di farne parte, contribuendo così al suo mantenimento e alla realizzazione del programma delittuoso comune. Analogamente, il mero utilizzo di schede telefoniche "dedicate" e il ricorso a un linguaggio in codice nelle conversazioni intercettate, pur potendo costituire elementi sintomatici di un coinvolgimento in attività illecite, non sono di per sé sufficienti a dimostrare l'effettiva partecipazione dell'imputato all'associazione criminale, in assenza di ulteriori riscontri probatori circa il suo ruolo e il suo apporto concreto alle finalità del sodalizio. Pertanto, la valutazione della gravità indiziaria del reato associativo richiede un'analisi puntuale e circostanziata degli elementi di prova, volta a individuare in modo chiaro e univoco il contributo consapevole e volontario dell'imputato all'esistenza e al rafforzamento dell'associazione, non potendosi fondare su meri sospetti o su elementi indiziari generici e non sufficientemente specifici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. GIORDANO Emilia A. - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/02/2020 del Tribunale di Cagliari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DE AMICIS Gaetano;
udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore generale ANGELILLIS Ciro, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'acc…

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