Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23611 del 18 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:23611PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati contro il patrimonio, quali furti con scasso ai danni di sportelli bancomat, sussiste anche quando il vincolo associativo non abbia carattere di assoluta stabilità, essendo sufficiente che esso non sia a priori circoscritto alla consumazione di uno o più reati predeterminati. La struttura associativa, promossa e organizzata dal capo, che si avvale di un numero ristretto di soggetti alternantisi secondo le sue disposizioni e opera in un ambito territoriale circoscritto, secondo schemi comportamentali prefissati, per il compimento di un numero indeterminato di reati, integra gli elementi costitutivi del delitto di cui all'art. 416 c.p., a prescindere dalla durata relativamente breve del periodo di operatività. Ai fini della qualificazione di un materiale, composto da più elementi, quale ordigno micidiale con effetti esplosivi ai sensi della Legge n. 895 del 1967, art. 2, è irrilevante la natura dei singoli componenti, che, isolatamente considerati, possono anche essere non offensivi, dovendosi avere invece riguardo alla unitaria complessità di funzione e di effetto degli stessi. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere legittimamente fondato anche sull'apprezzamento di un solo dato negativo, oggettivo o soggettivo, che sia ritenuto prevalente rispetto ad altri, come la particolare gravità degli episodi criminosi indicativi di una spiccata professionalità e proclività a delinquere, nonché la mancanza di segni di resipiscenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto avverso la sentenza emessa il 24 ottobre 2008 dalla Corte di appello di Bologna nell'interesse di:

AB. An. n. (OMESSO);

FI. Fa. n. (OMESSO);

GA. Mi. n. (OMESSO);

G. F. n. (OMESSO);

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere dott. CAMMINO Matilde;

udita la requisitoria del pubblico ministero, sost. proc. gen. dott. …

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