Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13357 del 21 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:13357PEN

Massima

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Il rifiuto di fornire le proprie generalità personali oralmente ai pubblici ufficiali non integra il reato di rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale, essendo sufficiente l'indicazione orale delle proprie generalità per adempiere all'obbligo di cui all'art. 651 c.p., senza che sia necessaria l'esibizione dei documenti di identità. La mancata esibizione dei documenti di identità, infatti, costituisce una diversa violazione, prevista dall'art. 4, comma 2, del R.D. n. 773/1931 (T.U.L.P.S.), ma non integra il reato di cui all'art. 651 c.p. Pertanto, la valutazione della prova deve tenere conto di tale principio di diritto, evitando di ritenere integrato il reato di cui all'art. 651 c.p. sulla base del solo rifiuto di esibire i documenti di identità, ove risulti comunque data l'indicazione orale delle proprie generalità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesc - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1385/2011 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 21/12/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/02/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

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