Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Reggio Calabria sentenza n. 2126 del 2005

ECLI:IT:TARRC:2005:2126SENT

Massima

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Il potere di annullamento ministeriale delle autorizzazioni paesaggistiche si limita a un controllo di legittimità, senza poter comportare un riesame complessivo delle valutazioni tecnico-discrezionali compiute dall'ente locale competente al rilascio dell'autorizzazione. L'amministrazione centrale non può sostituire la propria valutazione di merito a quella dell'ente locale, ma può solo censurare eventuali profili di eccesso di potere, senza invadere la sfera di discrezionalità tecnica riservata all'ente decentrato. Il provvedimento di annullamento che si fondi su una nuova valutazione degli aspetti oggetto di considerazione nell'autorizzazione originaria, sostituendo la propria valutazione di merito a quella dell'ente locale, eccede i limiti del controllo di legittimità e deve pertanto essere annullato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
1085/05
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria, Sede di Catanzaro, Sezione Prima, composto dai Signori Magistrati:
Cesare Mastrocola – Presidente
Anna Maria Verlengia – Referendario Relatore
Marco Morgantini – Referendario
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 1085/2005, proposto da Calabretta Arturo, elettivamente domiciliato in Catanzaro, Corso Mazzini 20, presso lo studio degli avv.ti Rosario Chiriano e Fernando Scicchitano, che lo rappresentano e difendono;
CONTRO
il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Cosenza, in persona dei rappresentanti legali p.t., rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catanzaro, presso cui sono domiciliati ex lege;
e nei confronti
del Comune di Isca sullo Ionio, n.c.
per l'annullamento
del decreto n. 69 bis del 7 giugno 200…

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