Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 20811 del 15 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:20811PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il falso nell'istanza di ammissione al gratuito patrocinio, integra il reato di cui all'art. 95 del D.P.R. n. 115 del 2002, anche quando la dichiarazione mendace non sia idonea a determinare l'effettiva ammissione al beneficio, in quanto il bene giuridico tutelato è l'attività del giudice preposto alla verifica del diritto al patrocinio a spese dello Stato. Il dolo richiesto per la configurazione del reato è il dolo generico, consistente nella consapevolezza e volontà della falsità della dichiarazione, a prescindere dalla finalità di conseguire un indebito vantaggio. Tuttavia, il dolo non può essere ritenuto in re ipsa, ma deve essere rigorosamente provato, dovendosi escludere il reato quando risulti che il falso derivi da semplice leggerezza o negligenza dell'agente. Pertanto, la rilevante sproporzione tra il reddito indicato e quello effettivamente percepito, la vicinanza temporale tra la presentazione dell'istanza e l'anno di riferimento, nonché l'omissione di parte delle fonti di reddito, possono costituire indici rivelatori della sussistenza dell'elemento soggettivo, salvo che l'imputato non dimostri che il falso sia derivato da una condotta meramente colposa, non essendo sufficiente a tal fine la mera richiesta di assistenza ad un consulente del CAF per la compilazione dell'istanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizi - Presidente

Dott. ESPOSITO Al - rel. Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriel - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenz - Consigliere

Dott. RANALDI A. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1215/2016 della Corte di appello di Palermo del 29/06/2018;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere, Dott. Aldo Esposito;
udite le conclusioni del Procuratore generale, in persona del Dott. Tomaso Epidendio, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udite le conclusioni dell'avv. (OMISSIS) per il ricorrente, …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.