Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2456 del 20 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:2456PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la validità di una sentenza di condanna per reati di truffa, falso e appropriazione indebita, afferma che: Le dichiarazioni della persona offesa, se sottoposte a un attento controllo di credibilità oggettiva e soggettiva, possono costituire fonte di prova autonoma, senza necessità di riscontri esterni, quando non sussistano situazioni che inducano a dubitare della sua attendibilità. La sussistenza della circostanza aggravante della minorata difesa ex art. 61 n. 7 c.p. può essere riconosciuta in ragione delle condizioni della persona offesa e della situazione di difficoltà in cui si è venuta a trovare a causa dei reati subiti. La determinazione della pena, nel rispetto del minimo e massimo edittale, costituisce il risultato di una valutazione complessiva di tutti gli elementi indicati nell'art. 133 c.p., senza necessità di un'analitica motivazione su ciascuno di essi, purché il giudice affermi che la pena irrogata è adeguata e non eccessiva. L'inammissibilità del ricorso per cassazione comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma equitativamente fissata a favore della cassa delle ammende, in ragione dei motivi dedotti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ga. Pi. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Milano, sezione 4A penale, in data 7.5.2008;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dr. Davigo Piercamillo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

Osserva:

MOTIVI DELLA DECISIONE

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