Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25913 del 7 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:25913PEN

Massima

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L'affiliazione dell'indagato a un clan camorristico, accertata sulla base di dichiarazioni di collaboratori di giustizia, intercettazioni e altri elementi indiziari, integra il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso, anche in assenza di una formale designazione a ruoli di gestione del clan, essendo sufficiente la consapevolezza dell'indagato di far parte della struttura criminale e di agire secondo il metodo mafioso, caratterizzato dall'utilizzo della forza intimidatrice derivante dall'appartenenza all'associazione, a prescindere dall'effettivo impiego di tale metodo in relazione ai singoli reati-fine commessi. L'aggravante di agevolazione dell'associazione mafiosa è configurabile anche quando il reato-fine non sia stato commesso al fine specifico di agevolare il sodalizio, essendo sufficiente che il delitto sia comunque riconducibile alla struttura associativa, in quanto espressione della forza intimidatrice e del potere di condizionamento tipici dell'organizzazione criminale. Pertanto, la mera qualità di intraneus dell'indagato e la finalità di sostenere economicamente le famiglie degli affiliati detenuti, esternata dalla vittima, sono elementi sufficienti a ritenere integrata l'aggravante di cui all'art. 416-bis c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - rel. Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ES. AN. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 10513/2009 TREB. LIBERTA' di NAPOLI, del 23/12/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALFONSO AMATO;

lette le conclusioni del PG Dott. Montagna: rigetto.

MOTIVI DELLA DECISIONE

II Gip del tribunale di Napoli disponeva la custodia cautelare in carcere nei confronti di Es. An. per associazione per delinquere di stampo camorristi…

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