Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40900 del 12 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:40900PEN

Massima

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Il delitto di ricettazione è configurabile anche nell'ipotesi di acquisto o ricezione, al fine di profitto, di cose con segni contraffatti, nella consapevolezza dell'avvenuta contraffazione, in quanto la cosa nella quale il falso segno è impresso - e che con questo viene a costituire un'unica entità - è provento della condotta delittuosa di falsificazione prevista e punita dall'articolo 473 c.p. Ciò in quanto la funzione naturale ed essenziale del marchio consiste nell'individuazione dell'origine del prodotto o del servizio contrassegnato, per distinguerlo senza confusione possibile da quelli di provenienza diversa, costituendo la garanzia che tutti i prodotti o servizi che ne sono contrassegnati sono stati fabbricati o forniti sotto il controllo di un'unica impresa alla quale possa attribuirsi la responsabilità della loro qualità. Pertanto, nel momento in cui il marchio viene apposto illegittimamente su di un prodotto, esso finisce per fondersi con esso creando una falsa apparenza di "originalità" del bene inteso nel suo complesso, realizzando così l'offesa tipica del reato di ricettazione, a prescindere dalla sottrazione materiale del bene ai danni della società detentrice del marchio, in quanto l'applicazione dell'articolo 648 c.p. alla condotta criminosa si giustifica comunque in ragione dell'esigenza di reprimere l'illecito commercio dei beni recanti il falso segno distintivo, a tutela dell'interesse collettivo a sanzionare e reprimere il mercato delle cose provenienti da delitto, in modo tale da disincentivare anche la commissione dei reati presupposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. TADDEI M. - Consigliere

Dott. ALMA M. - rel. Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 860 in data 10/3/2014 della Corte di Appello di Firenze;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ALMA ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. GIALANELLA Antonio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore dell'imputato, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FA…

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