Cassazione penale Sez. III sentenza n. 13122 del 30 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:13122PEN

Massima

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Il concetto di "gravità degli indizi" ai fini dell'applicazione di misure cautelari personali postula un'obiettiva precisione degli elementi indizianti, i quali, nel loro complesso, devono consentire di pervenire logicamente ad un giudizio di alta probabilità dell'esistenza del reato e della sua attribuibilità all'indagato, senza raggiungere il grado di certezza richiesto per un'affermazione di condanna. Tali indizi possono essere desunti anche da intercettazioni telefoniche, la cui valutazione deve tenere conto del contesto complessivo e del significato delle espressioni utilizzate, senza limitarsi ad un'interpretazione letterale o parziale. L'attualità del pericolo di reiterazione di analoghi reati, quale presupposto per l'applicazione di misure cautelari, può essere correttamente desunta dalla gravità delle condotte illecite contestate e dal comportamento processuale dell'indagato, che dimostri la sua inserimento in un ambiente criminale di notevole spessore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. FIALE Aldo - rel. Consigliere

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CU. AN. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 806/2010 TRIB. LIBERTA' di VENEZIA, del 18/06/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO FIALE;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)) il quale ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv.to ((omissis)) - sostituto processuale dell'avv. ((omissis)), il quale ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

OSSERVA

Il Tribun…

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