Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21777 del 17 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:21777PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere concreto ed attuale, fondato su elementi rivelatori di una continuità ed effettività del pericolo di commissione di ulteriori delitti analoghi, non su meri sospetti o ipotesi astratte. Pertanto, il giudice deve valutare, alla luce delle specifiche circostanze del caso concreto e dell'intervenuta amministrazione giudiziaria dell'ente coinvolto, se permangano effettive e concrete occasioni prossime favorevoli alla reiterazione della condotta criminosa, tali da giustificare il mantenimento della misura cautelare. Analogamente, la valutazione della gravità indiziaria deve essere condotta con rigore, verificando la coerenza e la logicità della motivazione rispetto agli elementi probatori acquisiti, senza limitarsi a considerazioni di carattere generale. In particolare, ove l'imputazione sia stata riqualificata in un diverso titolo di reato, il giudice deve motivare in modo puntuale la sussistenza dei gravi indizi in relazione alla nuova ipotesi accusatoria, senza operare sovrapposizioni o integrazioni non supportate dalle contestazioni provvisorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. COSTANTINI Anton - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/11/2018 del Tribunale del riesame di Catanzaro;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. ((omissis));
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. ((omissis)), che conclude per il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), quale sostituto processuale dell'avv. (OMISSIS), che si riporta ai motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), per il …

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