Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32160 del 6 agosto 2009

ECLI:IT:CASS:2009:32160PEN

Massima

Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La valutazione della prova da parte del giudice di merito, anche quando si tratti di elementi indiziari, deve essere adeguatamente motivata e non può essere censurata in sede di legittimità se la motivazione è ragionevole e scevra da vizi logici o contraddizioni, anche laddove il giudice di legittimità ritenga possibile una diversa valutazione del compendio probatorio. Il sindacato di legittimità è infatti limitato al controllo della logicità e coerenza della motivazione, senza possibilità di una nuova valutazione del merito. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della prova, purché la stessa sia sorretta da una motivazione adeguata e immune da vizi logici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di CATANZARO;

nei confronti di:

1) RO. FR. N. IL (OMESSO);

2) SC. LI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 26/07/2008 CORTE ASSISE APPELLO di CATANZARO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA VITO;

Udito il Procuratore Generale in…

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