Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6371 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:6371SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è che, in pendenza di una domanda di condono edilizio, l'amministrazione comunale non può adottare provvedimenti repressivi come l'ordine di demolizione delle opere oggetto della richiesta di sanatoria. Ciò in quanto l'accoglimento della domanda di condono renderebbe superflua la demolizione, vanificando l'esito del procedimento di sanatoria. L'amministrazione è pertanto tenuta ad astenersi da ogni iniziativa sanzionatoria fino alla definizione della domanda di condono, fermo restando l'obbligo di provvedere tempestivamente sulla stessa. Solo in caso di diniego del condono, l'amministrazione potrà adottare un nuovo ordine di demolizione, assegnando un congruo termine per l'esecuzione spontanea. Inoltre, l'acquisizione al patrimonio comunale delle opere abusive non può essere disposta prima dell'adozione di un nuovo ordine di demolizione, in quanto tale provvedimento risulterebbe prematuro e illegittimo in presenza della sospensione cautelare dell'originario ordine di demolizione. Infine, l'ordine di demolizione di opere abusive, in quanto atto vincolato, non richiede una motivazione particolarmente stringente, né la previa comunicazione di avvio del procedimento, essendo sufficiente l'accertamento del carattere abusivo delle opere.

Sentenza completa

N. 02459/2010
REG.RIC.

N. 06371/2013 REG.PROV.COLL.

N. 02459/2010 REG.RIC.

N. 07443/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2459 del 2010, proposto da:
Gian Paolo Pedica, rappresentato e difeso dall'avv. Massimo Consolini, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, v.le G. Mazzini, 25;

contro

Comune di Fabrica di Roma, non costituito in giudizio;

sul ricorso numero di registro generale 7443 del 2012, proposto da:
Gian Paolo Pedica, rappresentato e difeso dall'avv. Massimo Consolini, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, v.le G. Mazzini, 25;

contro

Comune di Fabrica di Roma, non costituito in giudizio;

per l'annullamento…

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