Consiglio di Stato sentenza n. 2160 del 2013

ECLI:IT:CDS:2013:2160SENT

Massima

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Il rilascio di un permesso di costruire sulla base di un progetto edilizio contenente false attestazioni e informazioni, accertate in sede penale, determina l'illegittimità originaria del titolo abilitativo, il quale deve essere annullato, senza che sia consentito al privato di realizzare l'opera in difformità dal progetto presentato e assentito, per poi vedersi sanzionata ex post la difformità con l'ordine di demolizione. Ciò in quanto un titolo edilizio fondato su una falsa e artatamente distorta rappresentazione progettuale, frutto di attività delittuosa, è illegittimo, laddove la rappresentazione veritiera del progetto contrasti con gli strumenti urbanistici, atteso che la pubblica amministrazione è indotta in errore e il suo potere di disciplinare un ordinato assetto del territorio è sviato. Inoltre, il rilascio del permesso di costruire sulla base di una erronea attestazione della superficie del lotto, che consente di superare l'indice edificatorio previsto dagli strumenti urbanistici, determina l'illegittimità del titolo abilitativo, il quale deve essere annullato. Ciò anche qualora il privato, successivamente, abbia chiesto varianti per ricondurre la cubatura entro i limiti consentiti, in quanto l'originaria illegittimità del titolo non può essere sanata da tali interventi. Infine, la norma transitoria che consente l'applicazione del previgente strumento urbanistico per le istanze presentate entro un determinato termine, è legittima in quanto espressione del potere di pianificazione del consiglio comunale, che può disporre la prevalenza di alcune previsioni del piano tuttora vigente per la realizzazione di ben identificati interventi edilizi, purché determini un criterio obiettivo e certo, anche sotto il profilo temporale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL CONSIGLIO DI STATO
IN SEDE GIURISDIZIONALE
SEZIONE QUARTA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 7688 del 2012, proposto da:
Condominio di., rappresentato e difeso dall'Avv. Pa.St.Ri., Ro.Se., con domicilio eletto presso Pa.St.Ri. in Roma;
contro
Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentata e difesa per legge dall'Avv. An.Ma., domiciliata in Roma;
nei confronti di
Ig. s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avv. Lu.Fo. e dall'Avv. Gi.Va., con domicilio eletto presso l'Avv. Gi.Va. in Roma;
per la riforma
della sentenza del T.A.R. LAZIO - ROMA: SEZIONE II BIS n. 02592/2012, resa tra le parti, concernente il permesso di costruire relativo alla realizzazione di un edificio a carattere residenziale e commerciale sito in via Cassia, n. 560.
Visti il ricorso in appel…

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