Il giudice dell'esecuzione può disporre la confisca dei beni sottoposti a sequestro preventivo solo nei casi tassativamente previsti dalla legge, ossia quando si tratta di cose che costituiscono il prezzo o il profitto del reato, ovvero quando l'obbligatorietà della confisca è espressamente stabilita da specifiche disposizioni normative. Pertanto, qualora i beni sottoposti a sequestro non rientrino in tali ipotesi, il giudice dell'esecuzione non può disporarne la confisca, dovendo limitarsi a mantenere il vincolo cautelare già imposto. Ciò in quanto, a seguito della modifica legislativa introdotta dalla legge n. 134 del 2003, il giudice dell'esecuzione non ha subito un ampliamento dei propri poteri in materia di confisca, potendo disporla soltanto nei casi di obbligatorietà previsti dalla legge, senza possibilità di estenderne l'applicazione ai casi di confisca facoltativa, come quella disposta in sede di patteggiamento. Pertanto, il giudice dell'esecuzione, prima di procedere alla confisca dei beni sottoposti a sequestro preventivo, deve verificare attentamente se gli stessi rientrino nelle ipotesi tassative di confisca obbligatoria, senza poter ampliare tale ambito applicativo.