Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35374 del 23 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:35374PEN

Massima

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L'ordinanza di archiviazione è impugnabile con ricorso per cassazione soltanto nei rigorosi limiti fissati dall'articolo 409 comma 6 c.p.p., che legittima il ricorso esclusivamente nel caso in cui le parti non siano state poste in grado di esercitare le facoltà ad esse attribuite dalla legge, come la proposizione dell'opposizione o l'intervento all'udienza camerale. Ne consegue che non sono deducibili dinanzi al giudice di legittimità censure attinenti alla motivazione della decisione assunta a seguito della rituale instaurazione e del regolare svolgimento della procedura camerale, in quanto tali vizi non rientrano tra i casi di nullità previsti dall'articolo 127 comma 5 c.p.p. La declaratoria di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma congrua alla cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dal difensore di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
quale persona offesa nel procedimento nei confronti di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 16/9/2015 del G.i.p. del Tribunale di Cosenza;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PISTORELLI Luca;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FODARONI ((omissis)), la quale ha richiesto venga dichiarato inammissibile…

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