Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11739 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:11739SENT

Massima

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Il mancato rispetto del principio di partecipazione al procedimento amministrativo, con la conseguente omissione della comunicazione di avvio del procedimento, impedisce all'interessato di poter presentare le proprie deduzioni e difese, determinando l'illegittimità dei provvedimenti adottati sulla base di una istruttoria carente e di presupposti fattuali non adeguatamente verificati. L'Amministrazione, in presenza di un potere discrezionale, non può esimersi dal consentire all'interessato di intervenire nel procedimento, salvo i casi tassativamente previsti dalla legge, in quanto il suo apporto partecipativo è essenziale per consentire all'Autorità procedente di adottare una decisione ponderata e congruamente motivata. Pertanto, l'omessa comunicazione di avvio del procedimento, in assenza di una espressa previsione normativa che ne consenta l'esclusione, determina l'illegittimità del provvedimento finale, non potendosi ritenere che l'apporto partecipativo dell'interessato sia irrilevante ai fini dell'esercizio del potere discrezionale. Inoltre, l'Amministrazione, nell'esercizio del proprio potere, è tenuta a verificare attentamente i presupposti fattuali posti a fondamento dell'azione amministrativa, non potendo adottare provvedimenti basati su elementi istruttori carenti o insufficienti, in quanto ciò determinerebbe un travisamento dei fatti e un eccesso di potere. Pertanto, l'omessa produzione, in sede processuale, di documenti essenziali per la ricostruzione della vicenda, nonostante l'espressa richiesta del giudice, non consente di verificare la correttezza dell'azione amministrativa, determinando l'annullamento dei provvedimenti adottati.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/10/2019

N. 11739/2019 REG.PROV.COLL.

N. 08887/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8887 del 2012, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato Fabio Ballarini, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via della Badia di Cava, 62;

contro

Ministero dell'Interno, Questura di Roma e Prefettura di Roma, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso la sede della quale sono domiciliati
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

- del decreto del 27 giugno 2012 con cui il Questore di Roma ha disposto nei confronti del …

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