Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41096 del 26 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:41096PEN

Massima

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Le dichiarazioni della parte offesa, ove ritenute intrinsecamente attendibili dal giudice di merito sulla base di una puntuale e adeguata motivazione, possono costituire una valida fonte di prova per l'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, anche in assenza di riscontri oggettivi o di altre prove a carico, in particolare per quei reati che, commessi non in presenza di terzi, possono essere accertati solo attraverso il confronto tra le opposte versioni dei fatti fornite dall'imputato e dalla persona offesa, soli protagonisti dell'episodio criminoso. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione sulla valutazione della credibilità testimoniale operata dal giudice di merito è limitato alla verifica della logicità e plausibilità della motivazione, senza che possa estendersi a una autonoma rivalutazione degli elementi probatori, riservata alla esclusiva competenza del giudice di fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) IA. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 28/11/2008 CORTE APPELLO di BARI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SAVANI PIERO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SALZANO Francesco, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per intervenuta prescrizione.

IN FATTO E DIRITTO

La Corte d'A…

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